In Guerre Corporative volevo affrontare grandi tematiche, come l’energia e l’informazione. Come in ogni mio romanzo volevo parlare anche della società e di ogni singolo essere umano. Per farlo di rado scelgo l’attualità . Preferisco distaccarmi dall’oggi per svuotare i lettori dai preconcetti e permettere che la metafora della storia arrivi fin nel profondo.
Per Guerre Corporative ho scelto il genere thriller, una struttura intricata e tanto ritmata da dare l’angoscia e un’ambientazione spionistica di matrice classica alla Ian Fleming, riadattata alle nostre tecnologie. Ho scelto inoltre uno stile cinematografico che va per scene. La scrittura agisce come una camera montata sulla testa dei singoli eroi. E quando dico eroi faccio un errore, perché in Guerre Corporative non ci sono eroi. I cattivi sono veramente cattivi e i buoni si trovano a lottare per il bene solo per raggiungere interessi personali.
Guerre Corporative è un romanzo raccontato su due livelli. Il primo è quello che tutti noi conosciamo, quello dei mezzi d’informazione che ci raccontano singoli frammenti di verità . Il secondo è quello vissuto dai nostri protagonisti.
Loro saranno la penna che unisce tutte le informazioni come i puntini di un gioco enigmistico svelandoci il disegno globale.
Guerre Corporative è un romanzo che si schiera, che può essere amato o odiato. L’importante è che raggiunga ciò che devono ottenere le storie che amo raccontare. Ovvero, storie che ti facciano ridere, piangere, togliere il fiato, e alla fine rimanerti dentro per una vita intera. È così che sono cresciuto, con storie che mi sono entrate dentro e mi hanno plasmato. È quello a cui miro per sentirmi appagato.
Entrarti dentro e cambiarti, almeno un po’.
Guerre Corporative
Edizioni il Foglio 2014
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Malta, ore 8.00. Abbie Cassio si sveglia nel suo appartamento sul mare. Fuori splende il sole. Abbie è giovane, molto attraente, è un’hacker e nel suo mestiere ci sa fare. Sono molte le cose che si aspetta da quella giornata. Soldi, flirt. Ma non certo di rimanere immischiata in un pericoloso intrigo internazionale.
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Guerre Corporative è la travolgente caccia a un vecchio segreto. La posta in palio è alta. È a rischio l’intero Sistema mondiale.
Terzo classificato al concorso per romanzi editi "Autore di te stesso" bandito dal portale con oltre 100.000 visite mensili RecensioneLibro.it
È uno scrittore naturale. La sua scrittura è senza fronzoli, precipita il lettore in un turbinio di eventi e in una serie di trame concatenate tra loro che si svolgono a una velocità impressionante.
Gordiano Lupi - traduttore e editore
Ad ogni pagina c'è un vicolo cieco. Ad ogni pagina ti domandi come ne uscirà .
Michele Quirici - editore
Abbie. Mettilo alla prova
Edizioni Youcanprint 2015 - GRATUITO
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Prima di diventare la protagonista di Guerre Corporative, Abbie era una normale ragazza maltese, una ragazza dagli splendidi occhi viola che sapeva come far innamorare i vacanzieri.
SPINOFF di Guerre Corporative.