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Ho favolosi ricordi di quando ero bambino. Molti di questi ricordi si chiamano Novelle. Intendo le novelle che mi raccontava mia nonna prima di addormentarmi, novelle che inventava lei  â€“ o che almeno pensavo che fosse così – e quelle che appartenevano a una tradizione più antica. Toscana, italiana, moderna, medievale, e chissà se arrivavano fino all’antichità.

 

Quest’amore per le novelle mi ha portato a creare strutture similari. Le classiche strutture fatte a tappe, di crescita. Novelle con una morale – che poi è la metafora che ci deve essere in ogni storia perché la storia funzioni e ti rimanga dentro, per sempre – una morale che poi non è altro che il tema che si vuol raccontare. Novelle di animali ambientate nel bosco, perché così si riesce a rappresentare benissimo lo spirito umano togliendo tutti i preconcetti iniziali.

 

In Il Giardino di Boscofitto ho scelto la prosa con alcune porzioni in rima, le classiche filastrocche che ci restavano in testa da bambini, e che quando le risentiamo da adulti ci catapultano in un mondo fiabesco, che come un vecchio baule abbiamo chiuso e messo via per far spazio alle cose da grandi, ma che appena si riapre ci catapulta di nuovo nel luminoso mondo delle fantasticherie. Il mondo che ci fa star bene.

 

Con questa favola, grazie anche alle illustrazioni di Valentina Saradini, ho vinto un premio bandito da Marchetti Editore. Il successo è arrivato grazie alla morale ben chiara e ai personaggi ben caratterizzati. Devo tutto a mia nonna, a quando ero bambino, alla tradizione delle nostre novelle e alla bellezza di poter talvolta, leggendo un piccolo libro, ritornare bambino.

Il Giardino di Boscofitto

Marchetti Editore 2015

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C’era una volta un bosco fitto fitto in una terra così lontana che nessuno ci andava mai. Là gli animali vivevano felici e sereni, avevano acqua fresca e buona e cibo in quantità.

Al centro del bosco c'era un bel giardino con piante d'ogni varietà, dove un tasso anziano, aiutato da una ghirettina ghiottona, raccoglieva radici, erbe e fiori curativi di ogni qualità.

Nel bosco stavan dunque tutti bene e così sarebbero stati ancora, senza paura, se un giorno d'estate non fosse avvenuta una grossa sciagura.

La cavalletta regina guidava le altre riunite in una grandissima armata e ronzando ronzando diceva: «Finalmente un bel bosco dove poter mangiare. Ci hanno scacciato dai campi dorati e noi ci sfameremo d'alberi, piante e fiori profumati!».

Riusciranno gli animali del bosco ad ottenere l'aiuto di Utgar, il re dei ragni neri?

Ci vorrà forza, astuzia o basterà lasciar parlare il cuore?

 

La favola, illustrata da Valentina Saradini, si è aggiudicata il primo posto al concorso "Sotto lo stesso cielo di stelle".

 

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"Ti porta nel mondo della fantasia. Personaggi che sembrano veri.

Morale ben delineata."

                                       

                                                        Insegnante di scuola primaria

Il giardino di Boscofitto è stato scelto come libro di testo per il primo corso di lettura ad alta voce organizzato dall'Associazione Il Gabbiano e Marchetti Editore alla Libroteca "C'era una volta" di Pisa.

 

Docenti: Daniela Bertini e Federico Meini (LaAV - Lettura ad Alta Voce - Pisa).

 

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